Io vi parlo di un monumento che si trova alla Aostana, a Trefiumi, dedicato a Lidio Ubaldi, un giovane partigiano di Langhirano. Sergio Vicini, che all’epoca era un ragazzo, ha raccontato che il giorno in cui questo ragazzo fu catturato, durante il rastrellamento del luglio 1944, sua madre udì gli spari mentre era intenta a fare il pane, nel forno sotto casa, proprio accanto al bosco dove lo uccisero. I tedeschi facevano fuoco su tutto quello che trovavano, lui si è spaventato ed è fuggito, attirando così i suoi aguzzini. Sergio ha raccontato che poi la madre da Langhirano è andata a Trefiumi a riprendere la salma del figlio e con in mano il suo fazzoletto rosso ha esclamato: “W i garibaldini!”. È stato molto toccante anche per loro.
Un altro monumento, che si trova nella località del Canè, sopra il cimitero di Trefiumi, lungo la strada per Valditacca è dedicato invece a Lorenzo Leni, detto Lorensìn, anche lui ucciso dai tedeschi, la notte del 3 luglio 1944, a trent’anni. Lorensìn si trovava a Valditacca per usufruire di un periodo di permesso dal lavoro (era impiegato a Milano in una banca) e in quel periodo c’era il rastrellamento nazista; lui ci ha rimesso la vita perché, come gli altri giovani di Valditacca, si era rifugiato alle tane del Pizzo della Nonna, questo lo dice anche Giovanni Vicini, un pastore di Trefiumi che ha raccontato quei terribili giorni in un libro di memorie “Uomini senza cravatta e donne senza cappello”. La notte del 3 luglio, con alcuni di questi giovani, Lorensìn aveva deciso di fare ritorno al paese, però, giunti nelle vicinanze del cimitero di Trefiumi, gli spararono. Il giorno seguente la madre – immaginiamo con quale stato d’animo – , con l’aiuto del fratello e dei parenti, andò a riprendere la salma del figlio per la sepoltura.
Puoi segnalare tutto ciò che ritieni culturalmente importante e che secondo te identifica il territorio e la comunità parmensi. Il bene segnalato può essere di natura materiale (un immobile, oggetti d’uso quotidiano, giochi…) oppure immateriale (leggende, canti tradizionali, riti…). Il bene non deve avere necessariamente un valore storico-artistico e turistico, ma deve essere espressione di un valore nel quale la comunità parmense si riconosce.
È un insieme di beni, oggetti, tradizioni, melodie, paesaggi, percorsi che rappresentano la realtà che ci circonda e che ci porta a volerlo condividere con gli altri membri della comunità a cui si è vicini e legati.
Con comunità patrimoniale s’intende un gruppo di cittadini che vuole sostenere, con pubbliche azioni, un patrimonio culturale ritenuto degno di essere trasmesso alle future generazioni.
Partecipare come individui, all’ interno di una realtà territoriale concreta, per segnalare i beni e l’eredità culturale nei quali vi rispecchiate e che vorreste salvaguardare.
Speriamo di ricavarne un vero e proprio inventario che permetta di salvaguardare tutti quegli aspetti/elementi identitari che caratterizzano ogni comunità del territorio parmense. Grazie al vostro contributo e grazie alla possibilità di geolocalizzare il bene segnalato sarà, inoltre, possibile realizzare mappe sovrapponibili; da tali mappe emergerà una visione concreta della dislocazione di tutti gli elementi segnalati.
I dati personali saranno visibili unicamente dal gestore del sito e non saranno consultabili dagli utenti che accederanno alla piattaforma al fine di inserire una propria segnalazione. Tali dati verranno trattati dall’ente gestore nel rispetto scrupoloso delle norme vigenti sulla privacy.
Nella sezione 5 del modulo, trascinare i file nell’apposito form direttamente dal proprio computer oppure cliccare sul bottone “Seleziona i file” e sceglierli attraverso l’apposita finestra di dialogo.
Certamente è possibile segnalare ciò che si ritiene faccia parte del proprio bagaglio culturale, al momento l’unico limite territoriale è posto entro i confini della provincia di Parma.
Non è possibile fare una segnalazione anonima poiché non rispecchia la finalità di questo progetto, ovvero l’avvio di comunità patrimoniale intesa come insieme di persone riunite attorno/attraverso un elemento comune e che ne definisce in qualche modo l’identità.
È sufficiente compilare il modulo per il numero di volte quanti sono i contributi da inserire.
Sì, basta compilare il modulo un’unica volta e inserire nei dati personali il nome del gruppo o dell’organizzazione o, in alternativa, il nome e cognome di un singolo rappresentante del gruppo.
Chiunque, ma gli oggetti patrimoniali segnalati devono fare riferimento esclusivamente a Parma e provincia.
In questa circostanza, come per esempio un racconto diffuso in una intera valle, piuttosto che una ricetta tipica di un intero comune o più comuni, sarà sufficiente inserire il luogo che si ritiene più pertinente e specificare nel campo libero, dedicato al racconto, l’areale interessato.
I contenuti verranno approvati da un team di esperti che analizzeranno le proposte e le segnalazioni fornite dai cittadini.
Tutti i risultati del progetto verranno pubblicati periodicamente dopo la verifica del team di esperti.
La raccolta dei dati è finalizzata alla realizzazione di un archivio – un database, visualizzabile anche su mappe, attraverso Gis – che verrà messo a disposizione delle comunità stesse, così come delle amministrazioni locali, affinché da questi dati possano scaturire iniziative, eventi, incontri volti alla loro valorizzazione.