La festa del Voto a Berceto è la festa più importante per la comunità. Si celebra il 2 luglio ed è una festa che ha origini religiose, ma anche in un certo senso “civili”.
Si narra che presso il Passo della Cisa, un giorno due contadini (uno bercetese e uno lunigianese) durante il processo di aratura, trovarono un prezioso simulacro della Vergine Maria. Subito si litigarono la proprietà di tale meraviglioso manufatto. Decisero allora, per appianare la questione, di caricare la statua aggraziata e dipinta in oro su un carro di buoi e di lasciare liberi gli animali di decidere se recarsi verso Berceto o verso Pontremoli, i due versanti di valico.
I buoi presero la strada che conduceva a Berceto e, poco fuori le mura del paese, nei pressi di un cespuglio di rose, si fermarono per mangiare. I bercetesi allora decisero che lì avrebbe dovuto sorgere un Santuario dedicato alla Vergine.
Il culto della Madonna fu sempre vivo e particolarmente sentito nel 1630 quando anche a Berceto si rischiò l’arrivo della peste, che imperversava allora in tutta Europa. Fu così che i bercetesi, spaventati a morte, chiesero alla Madonna aiuto e protezione da quella sciagura. Andarono presso la Madonna i capifamiglia della città portando un notaio che potesse scrivere un rogito e stipulare un accordo scritto con la Madonna: se Lei avesse protetto il paese dalla peste, i bercetesi avrebbero realizzato ogni anno una festa importante portandola devotamente in processione per le vie del paese.
La Madonna rispettò il patto e fu così che i bercetesi da quel fatidico 2 luglio ogni anno portano la Madonna delle Grazie in processione per le vie del paese debitamente addobbate con drappi rossi pendenti dalle finestre.
Tale patto viene sottoscritto e rinnovato ogni anno: il Sindaco del paese, durante la messa del 2 luglio indossando la fascia tricolore, formalmente ancora oggi sale all’altare e rinnova il patto rileggendone il contenuto e pronunciando il nome e il cognome dei capifamiglia firmatari in quel lontano 1630.
Puoi segnalare tutto ciò che ritieni culturalmente importante e che secondo te identifica il territorio e la comunità parmensi. Il bene segnalato può essere di natura materiale (un immobile, oggetti d’uso quotidiano, giochi…) oppure immateriale (leggende, canti tradizionali, riti…). Il bene non deve avere necessariamente un valore storico-artistico e turistico, ma deve essere espressione di un valore nel quale la comunità parmense si riconosce.
È un insieme di beni, oggetti, tradizioni, melodie, paesaggi, percorsi che rappresentano la realtà che ci circonda e che ci porta a volerlo condividere con gli altri membri della comunità a cui si è vicini e legati.
Con comunità patrimoniale s’intende un gruppo di cittadini che vuole sostenere, con pubbliche azioni, un patrimonio culturale ritenuto degno di essere trasmesso alle future generazioni.
Partecipare come individui, all’ interno di una realtà territoriale concreta, per segnalare i beni e l’eredità culturale nei quali vi rispecchiate e che vorreste salvaguardare.
Speriamo di ricavarne un vero e proprio inventario che permetta di salvaguardare tutti quegli aspetti/elementi identitari che caratterizzano ogni comunità del territorio parmense. Grazie al vostro contributo e grazie alla possibilità di geolocalizzare il bene segnalato sarà, inoltre, possibile realizzare mappe sovrapponibili; da tali mappe emergerà una visione concreta della dislocazione di tutti gli elementi segnalati.
I dati personali saranno visibili unicamente dal gestore del sito e non saranno consultabili dagli utenti che accederanno alla piattaforma al fine di inserire una propria segnalazione. Tali dati verranno trattati dall’ente gestore nel rispetto scrupoloso delle norme vigenti sulla privacy.
Nella sezione 5 del modulo, trascinare i file nell’apposito form direttamente dal proprio computer oppure cliccare sul bottone “Seleziona i file” e sceglierli attraverso l’apposita finestra di dialogo.
Certamente è possibile segnalare ciò che si ritiene faccia parte del proprio bagaglio culturale, al momento l’unico limite territoriale è posto entro i confini della provincia di Parma.
Non è possibile fare una segnalazione anonima poiché non rispecchia la finalità di questo progetto, ovvero l’avvio di comunità patrimoniale intesa come insieme di persone riunite attorno/attraverso un elemento comune e che ne definisce in qualche modo l’identità.
È sufficiente compilare il modulo per il numero di volte quanti sono i contributi da inserire.
Sì, basta compilare il modulo un’unica volta e inserire nei dati personali il nome del gruppo o dell’organizzazione o, in alternativa, il nome e cognome di un singolo rappresentante del gruppo.
Chiunque, ma gli oggetti patrimoniali segnalati devono fare riferimento esclusivamente a Parma e provincia.
In questa circostanza, come per esempio un racconto diffuso in una intera valle, piuttosto che una ricetta tipica di un intero comune o più comuni, sarà sufficiente inserire il luogo che si ritiene più pertinente e specificare nel campo libero, dedicato al racconto, l’areale interessato.
I contenuti verranno approvati da un team di esperti che analizzeranno le proposte e le segnalazioni fornite dai cittadini.
Tutti i risultati del progetto verranno pubblicati periodicamente dopo la verifica del team di esperti.
La raccolta dei dati è finalizzata alla realizzazione di un archivio – un database, visualizzabile anche su mappe, attraverso Gis – che verrà messo a disposizione delle comunità stesse, così come delle amministrazioni locali, affinché da questi dati possano scaturire iniziative, eventi, incontri volti alla loro valorizzazione.